lunedì 10 gennaio 2011

Recensione - Burried


Svegliarsi e trovarsi avvolto dal buio.
E' così che Paul Conroy scopre di essere stato segregato in una cassa di legno. Autotrasportatore americano, in Iraq per lavoro, si ritrova vittima di un gruppo di ribelli del posto che hanno intercettato e assalito il suo convoglio. Ha con sé solo un accendino, una matita e un cellulare. Con questi tre oggetti cercherà di utilizzare il poco tempo e il poco ossigeno a disposizione per farsi trovare e salvarsi.

Girato in soli diciassette giorni con un budget abbastanza contenuto, tre milioni di dollari (budget soprendente dato che probabilmente basterebbe a tutti noi un videofonino di ultima generazione per girare un film come questo).

L’angusto spazio di una bara non è certo la prima location a cui penseremmo per un film d’azione, e infatti questo film e' stato per noi una grossa delusione.
Per tutti i suoi cento minuti di solo interno bara, "Buried - Sepolto" porta lo spettatore ad appassionarsi e a vivere il conto alla rovescia dell’ossigeno come se lo stesse vivendo lui. Ossigeno che ad ogni modo sembra non finire mai...
Il film risulta essere particolarmente noioso dopo la prima mezz' ora, salvato dall’utilizzo del sonoro che, al momento giusto, riesce a rilanciare la tensione anche se niente di particolare è appena successo.
Il budget speso per questo film, si presume sia stato veramente basso, vista la mancanza di alcun effetto speciale, e dato che l' intero film si svolge all' interno dello stesso scenario, una piccola bara/cassa di legno.
Anche e soprattutto il finale e' molto deludente, potrei dire addirittura scontato, dato che una decina di secondi prima di un avvenimento, tutti gli spettatori del film e recensori, hanno indovinato il finale, per altro privo di ogni logica.

Vivamente Sconsigliato per gli appassionati del genere.